There Will Be No More Silence 

Testo originale

Why do you let to be carried by the wind?
Why don’t you furl the sails and wait longer for me?
I’m killing the passion to let my eyes closed
I don’t want to see you flowing away
‘cos I know at the end the loser are all,
but why are you leaving me here, failed?

               Let me cry to the distance
               There will be no more silence
               Every atom of air shall vibrate
               While my cry will cover the waves

Why don’t you let the anchor fall down?
I’m gonna swim to reach you again
A strange wave shall push me against the stream
And with hope I’ll see you even bigger
Count the seconds and I’m to you
Throw me you as a life belt

               Let me cry to the distance
               There will be no more silence
               Every atom of air shall vibrate
               While my cry will cover the waves  

               Let me cry to the distance
               There will be no more silence
               Every atom of air shall vibrate
               While my cry will cover the waves    

Traduzione

Perché ti lasci trasportare dal vento?
Perché non ammaini le vele e mi aspetti ancora per un po'?
Sto uccidendo la passione per riuscire a tenere gli occhi chiusi
non voglio vederti scivolare via
perché so che alla fine tutti ne escono sconfitti,
ma allora perché mi stai lasciando qui, fallito?

               Lasciami gridare il più lontano possibile
               non ci sarà più silenzio;
               ogni atomo dell'aria vibrerà
               mentre il mio grido coprirà le onde.


Perché non lasci cadere le ancore?
Mi metterei a nuotare per poterti raggiungere nuovamente.
Un'onda insolita mi spingerebbe controcorrente
e pieno di speranza ti vedrei sempre più grande;
inizia a contare e sono da te,
lanciami te come salvagente.

               Lasciami gridare il più lontano possibile
               non ci sarà più silenzio;
               ogni atomo dell'aria vibrerà
               mentre il mio grido coprirà le onde.

               Lasciami gridare il più lontano possibile
               non ci sarà più silenzio;
               ogni atomo dell'aria vibrerà
               mentre il mio grido coprirà le onde.

Marco:

  Questa canzone è pre-Growing, credo di averla scritta alla fine del 1996 o nell'inverno del '97. Originariamente dovevamo scriverla a quattro mani io e una mia amica, per suonarla chitarra e voce, poi l'idea che lei aveva mi aveva preso talmente tanto che ho fatto tutto io... infine a lei la canzone non è piaciuta, diceva che non corrispondeva all'idea che aveva - ci sarebbe dovuto essere alla fine del testo un "but the sun is rising" - io allora
ho ovviato al problema concludendo la canzone con un accordo in maggiore
, ma lei non l'ha capito... Ad ogni modo, questa è ormai “IL” lento dei Growing, e anche se è andata incontro a (piccole) aggiunte e modifiche il sound di quell'inverno è rimasto più o meno tale. La parte di basso nell'ultimissima strofa è davvero acchiappante (grazie, Zac!!!).

 

Lorenzo (batteria):

  Tecnicamente non complessa ma d’effetto. L’ascolto provoca rilassatezza ed un po’ di tristezza (per chi la capisce). La composizione ha subito numerose fasi nel tentativo di migliorare una canzoncina che non era destinata al pubblico nelle prime versioni, fortunatamente con una formazione stabile del gruppo siamo riusciti anche ad aggiungere quel tocco sentimentale “Growing” che non ha nulla a che vedere con il metal, né con il prog, e nemmeno con il rock. Chiaramente non sarebbe stato possibile ottenere un lento così  con i componenti precedenti. Questa canzone dovrebbe essere il punto principale della parte intima-sentimentale dei nostri concerti, lasciando un po’ di spazio alle coppie presenti o dando l’occasione giusta per qualche dichiarazione a qualcuno.

 

Lorenzo (tastiere):

  Credo sia il lento più orecchiabile che ho mai sentito, e tuttavia non è banale. E' una delle poche canzoni "non prog" che riescono a trasmettermi delle emozioni.Per quanto riguarda la parte di tastiera, ho tentato di renderla il più semplice possibile, puntando tutto sull'"atmosfera". La linea della voce, a mio modesto parere è assolutamente perfetta.

 

Lorenzo (voce):

  E' in assoluto, almeno finora, il pezzo dei GTE che preferisco.
  Nella struttura è sicuramente meno complesso degli altri, ma è anche quello che riesce a suscitarmi più emozioni. Ciò è dovuto, forse, proprio in virtù della sua semplicità: da essa trae la sua forza.
  Il fatto, poi, che sia una canzone d'amore, e che cioè parli dell' argomento più universale che ci sia, non fa che farmela sentire ancora più vicina.
  Il tema è la separazione, ed è interessante il contrasto fra la rabbia espressa dalle parole dell'inciso e la dolcezza della melodia, contrasto che curiosamente scompare e si trasforma in armonia nella parte finale, per mezzo soltanto di un semplice cambio di dinamica e di ottava.
  Trovo inoltre TWBNMS molto stimolante, in quanto mi permette di concentrarmi maggiormente sull'espressione della voce che sulla tecnica, ed è sicuramente l' espressione che, a mio parere, esprime di più la qualità artistica di un musicista.

L'Analisi di Criss